Charleston
Il Charleston è un ballo divenuto popolare negli anni '20. Segue...
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Veniva ballato sui ritmi vivaci e rapidi (tipicamente da 200 fino a 300 bpm) della musica Ragtime. Si presume che il Charleston abbia origine da balli precedenti come il Black Bottom, ma divenne famoso quando venne rappresentato nello show “Running Wild” a Broadway nel 1923 su una canzone dal titolo “Charleston”. Questo ballo si diffuse anche grazie alle Flappers, scatenate e ribelli ragazze che in quegli anni amavano interpretare quella musica jazz vestendo abiti corti, considerati all'epoca scandalosi. Tale ballo infatti fu allora bandito da molte ballroom per la sua eccessiva esuberanza e trasgressione. Il Charleston può essere ballato in solo, in coppia (con un leader ed una follower) o in gruppo. Stilisticamente è caratterizzato da azioni di kick steps (calci seguiti da un appoggio del medesimo piede) e da ampi movimenti oscillatori delle braccia in opposizione alla gamba che fa l'azione di kick.
Lindy Hop
Il Lindy Hop è un ballo di coppia nato ad Harlem, New York, alla fine degli anni '20. Segue...
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Evolutosi da altre danze come il Charleston del quale incorpora molti passi, ha avuto la sua massima diffusione fino alla metà degli anni '40 ed è stato poi riscoperto negli anni '80 anche in Europa. E' un ballo molto versatile, in continuo sviluppo nel tempo e che permette di esprimersi in modo elegante, o più dinamico e scatenato. Basato sull'improvvisazione sia coreografica che ritmica, è fondato su uno schema base di passi che si compie sia in 8 che in 6 tempi musicali. Il Lindy Hop, seppe mescolare ritmo e movimenti di origini africane, alle strutture più codificate dei balli europei. Stilisticamente il Lindy Hop è stato interpretato da infinite personali attitudini, come sempre accade nei balli di origine popolare, ma è possibile tuttavia distinguere due principali filoni che lo hanno caratterizzato in quegli anni: il Savoy Style e l'Hollywood Style. Il Savoy Style, prese il nome dalla ballroom più popolare dell'epoca, appunto il Savoy, situato a New York nell'isolato tra la 141st Street e Lenox Avenue. Questa sala da ballo, poteva contenere circa 5.000 persone e ospitava due orchestre ogni notte per sette notti a settimana. Nomi come Cab Calloway, Duke Ellington e Count Basie fecero la storia delle “battaglie delle Bands”. I ballerini più bravi usavano incontrarsi in un angolo della sala chiamato “Cat's Corner”, dove a turno si esibivano mostrando le loro abilità e i loro nuovi passi, che avrebbero poi ispirato gli altri ballerini della pista. A quei tempi erano anche frequenti le maratone di ballo Swing, competizioni di lunga durata, che potevano durare diversi giorni…..Fu proprio durante una di queste maratone che il ballo venne battezzato, quando un giornalista nel corso della gara chiese ad uno dei più conosciuti ballerini, George “Shorty” Snowden di che ballo si trattasse. Shorty rispose istintivamente “Lindy Hop” riferendosi all'epico volo (o "salto", appunto "hop") che Charles Lindbergh fece nel 1927 da New York a Parigi. In quegli stessi anni, si formò la compagnia di ballo dei “Whitey's Lindy Hoppers”, guidata da Hebert White, che si esibì ed organizzò competizioni in molti paesi del mondo diffondendo il Lindy Hop anche attraverso il cinema, come ad esempio nella famosa pellicola Hellzappopin' del 1941. Questo ballo fu molto importante perché favorì l'integrazione tra il popolo di razza bianca e quello di razza nera, grazie alla sua capacità di liberare una grande e positiva energia, creando un’incredibile atmosfera di socialità. Negli anni '80, alcuni ballerini di Swing contemporanei, tra cui Steven Mitchell ed Erin Stevens, emozionati ed ispirati dai film, andarono alla ricerca delle vecchie guardie del Lindy Hop, riscoprendo Franky Manning, che convinsero a tornare sulle scene dopo quarant'anni, ad insegnare il Lindy Hop nel mondo. Dean Collins, alla fine degli anni '30, ispirò invece quello che noi attualmente conosciamo come Lindy Hop Hollywood Style. Dean imparò il Lindy Hop a New York prima di trasferirsi a Los Angeles dove porto con se questo ballo. Modificò a suo gusto lo stile rendendolo più smooth e modificandone la postura rendendola un più elegante rispetto a quella più orizzontale ed allungata del Savoy Style e dei suoi kicks decisamente più “selvaggi”. Presto questo nuovo stile fu rappresentato nei film di Hollywood, da cui prese il nome e Dean fu chiamato a coreografare numeri di ballo. Dean fu anche tra i primi che codificò il ballo in modo da poter essere insegnato.
Collegiate Shag
Il Collegiate Shag è un ballo di coppia caratterizzato da un passo base semplice, dinamico e divertente. Segue...Vai alle playlist Shag
Ha origini probabilmente nel sud degli Stati Uniti ed era inizialmente conosciuto come "Flea Hop" , probabilmente un' evoluzione del Foxtrot. Lo Shag è diventato popolare negli anni '20-'30 tra gli studenti dei College americani, da cui il nome "Collegiate Shag", e si dice essere un precursore del Lindy Hop. Viene ballato principalmente sul ragtime o sui ritmi veloci di jazz, sia in posizione chiusa che aperta della coppia. Nel corso del tempo, lo Shag si è evoluto in diversi stili: il Carolina Shag, originario del South Carolina, ed il Saint Louis Shag.
Balboa
Il Balboa è una forma di ballo Swing nata nel sud della California. Segue...
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Prende il nome dalla penisola di Balboa, a circa 40 miglia a sud di Los Angeles, dove si presume sia stato inventato. La leggenda dice, ma non è mai stato confermato, che questa danza, sia nata dall'esigenza di ballare sul mezzo di trasporto molto affollato che portava i ballerini alla penisola di Balboa; da qui i caratteristici passi piccoli e veloci e l’estremo contatto fisico tra i due ballerini. Il Balboa “puro”, o "Pure Balboa" cioè nella sua forma originaria, è un ballo di coppia che si basa sulla connessione completa fra i due corpi con molti cambi di peso, spesso invisibili agli spettatori, con passi piccoli e sincronizzati tra uomo e donna, e che permette di ballare brani musicali con ritmi veloci. Questo stile si è poi evoluto nel corso degli anni nel "BalSwing", dove la coppia balla anche in posizione più aperta (con più distanza tra i due partner, sempre connessi da una o due prese) eseguendo coreografie ricche di giri effettuati sia dall' uomo che dalla donna, mentre la coppia a sua volta ruota intorno al proprio asse creando la caratteristica dinamica del Balboa, in grado di occupare uno spazio ridotto. Entrambe le interpretazioni del Balboa, hanno come movimento basico il “pulse” ovvero l'andamento molleggiato dei ballerini a ritmo di swing time, durante l'esecuzione dei passi.
Boogie Woogie
Il Boogie Woogie è sia il nome di una danza, che quello di una categoria di musica jazz, con un ritmo particolare per lo più fornito dal pianoforte. Segue...
Il Boogie come stile musicale è nato alla fine del XIX secolo negli Stati Uniti, più precisamente negli Stati della Louisiana e del Texas, all’interno della comunità nera, che utilizzava questo tipo di musica per divertirsi cantando e ballando nelle loro baracche dopo il lavoro. Si dice che il nome Boogie Woogie ed il suo carattere ritmico distintivo siano nati per via dei musicisti Jazz che, viaggiando sui treni, abbiano incorporato nella loro musica il suono dei carrelli (“bogies”) sui binari. La musica Boogie è per lo più caratterizzata da uno stile potente e molto vivace; il più delle volte veniva suonato al pianoforte: con la mano sinistra si riproducevano le note in modo ripetitivo e sincopato, fornendo il caratteristico ritmo potente e regolare di questo stile musicale, mentre con la mano destra si improvvisava una semplice melodia. Da questa tecnica specifica, con ogni mano che gioca un ruolo diverso, emergeva una musica ritmica e melodica. Questo era lo stile caratteristico dei pianisti che suonavano in piccoli locali per far ballare la gente, suonando in solo o accompagnati da contrabbasso e batteria. Il ballo Boogie Woogie è una evoluzione europea del Lindy Hop, arrivato in Europa dopo la seconda guerra mondiale, e sviluppatosi fortemente in Germania. Il suo nome proveniva dallo stile musicale, molto di moda in quei giorni. E’ uno stile di ballo, prevalentemente in sei tempi, che ai giorni nostri, grazie alle competizioni ufficiali, ha acquisito un nuovo stile e fama.
Blues
Il Blues come ballo, nasce e si sviluppa come ogni danza popolare, in stretta relazione con la musica. Segue...
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Le sue radici, si attribuiscono al Nord America. L’intensità, il romanticismo ed il lento ma energico ritmo della musica Blues, spesso accompagnata da struggenti testi, caratterizza fin dal principio lo stile del ballo che ne deriva. Il ballo Blues sia interpretato in solo che in coppia, è caratterizzato infatti da una profonda connessione tra il corpo e l’anima dei partner o del ballerino solista. Connessione che si manifesta esteticamente con movimenti del corpo e della coppia estremamente in sintonia con la melodia, fluidi e sinuosi per riempire bene il tempo tra una nota e l’altra, sia pur con forte ritmo scandito dal cantante e dai musicisti. Nella sua forma iniziale, come spesso accade per ogni disciplina, il Blues non comprendeva figurazioni in posizione aperta della coppia, tantomeno footwork o elementi complicati, proprio perché le prime forme di balli si strutturano anche tecnicamente su esigenze istintive, e quindi inizialmente semplici ma che uniscono profondamente in un unico sentire, emozioni, fisicità e pensieri. Da qui la forte intenzione dei ballerini di unirsi l’un l’altro affinchè diventino uno solo corpo fisico che si muove all’unisono, contenente l’energia femminile e quella maschile che si incontrano per completarsi, la prima donando la sua sensibilità e la seconda generando l’iniziativa, l’attività, così come yin e yang si incontrano per creare l’unità. Col tempo il ballo Blues si è modificato ed implementato, includendo figurazioni anche complesse della coppia in posizione aperta, talvolta a scapito della natura intensa di questo ballo. Principalmente il Blues, è interpretato con camminate molleggiate della coppia sul ritmo cadenzato degli strumenti, al quale si aggiungono giri sul proprio asse della coppia e slow drag (camminate dell’uomo e camminate trascinate della donna per interpetare l’atmosfera drammatica della song).
Jazz Roots
Un pò di storia sulle Jazz Roots e alcuni video di repertorio sulle Jazz Routine più popolari...
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Le origini dell’Authentic Jazz o Jazz Root, altro termine usato per indicare le radici della danza Jazz, vanno circa dal periodo di fine ‘800 e inizio ‘900.
Di questa disciplina fanno parte passi ballati in solo che combinano Tap Dance, Charleston, passi e movimenti delle danze folk africane con altre forme di solo jazz. L’Authentic Jazz è caratterizzato da una fondamentale componente di improvvisazione sia ritmica che coreografica e, soprattutto, da una grande interpretazione personale del passo, che può' quindi risultare molto diverso a seconda di ogni ballerino.
Le danze popolari nascevano proprio per dare libero sfogo alla propria personalità, in modo tale da potersi caratterizzare e differenziarsi dagli altri individui, oltre che per esprimere se stessi.
L’Authentic Jazz nasce, come ogni danza folk, in ambienti semplici, con scarpe impolverate e strumenti improvvisati, ma si evolve sempre più, come spesso accade nella storia dei balli, fino a diventare un’ arte di grande virtuosismo, come dimostrano ad esempio le jazz routine create a quei tempi come Big Apple, Shim Sham, Tranky Doo….